Walking Tall: Un western italiano per sfuggire alla routine del weekend!

 Walking Tall: Un western italiano per sfuggire alla routine del weekend!

“Walking Tall,” il film di 1972 diretto da Michael Winner, potrebbe sembrare a prima vista una classica storia di vendetta ambientata nel profondo Sud americano. Tuttavia, sotto la superficie di questa trama apparentemente lineare si nasconde un’analisi pungente della corruzione e dell’ipocrisia sociale tipica del periodo storico in cui il film è stato prodotto. Con una solida interpretazione di Joe Don Baker nei panni del duro ex-marine Buford Pusser, “Walking Tall” offre uno sguardo crudo e senza peli sulla lingua su temi come l’abuso di potere, la violenza gratuita e la lotta per la giustizia.

La pellicola si apre con Buford Pusser, un veterano della Guerra del Vietnam appena tornato nella sua città natale, Adamsville, in Tennessee. Qui scopre che la cittadina è controllata da una rete criminale capeggiata dal malvagio Sheriff Lyle “The Butcher” Davis (interpretrato da Ernest Borgnine) che sfrutta le attività illegali per arricchirsi a spese della comunità.

Quando Buford tenta di denunciare un crimine subito dal fratello, viene brutalmente attaccato dai sottoposti del Sheriff e lasciato in fin di vita. La violenza subita diventa il catalizzatore di una vendetta implacabile.

La trasformazione di Buford Pusser: da eroe innocente a vendicatore spietato

Dopo essersi ripreso dalle ferite, Buford decide di prendere la legge nelle sue mani. Si arma con un’enorme mazza e inizia una campagna per abbattere il crimine ad Adamsville, affrontando direttamente i criminali e smascherando le loro attività illecite. L’impatto visivo del suo metodo è potente: Buford, alto, imponente e dotato di una forza fisica sovrumana, incarna la figura dell’uomo della legge che non teme di sporcarsi le mani per ottenere giustizia.

L’uso della mazza come arma diventa un simbolo iconico del film, rappresentando sia la furia di Buford contro i malfattori che la sua determinazione nel riportare l’ordine ad Adamsville. Il suo modo brutale e spesso spietato di punire i criminali può apparire eccessivo, ma è giustificato dalla visione di una giustizia corrotta e impotente che lascia le persone inermi di fronte alla violenza.

Un cast memorabile e un’atmosfera tesa

Oltre a Joe Don Baker, la pellicola vanta un cast stellare con interpretazione notevoli di attori come Elizabeth Ashley nei panni della moglie di Buford, Prudie, e Arthur O’Connell nel ruolo del sindaco che tenta di mantenere l’ordine nella città. Il duo Borgnine-Baker regala scene intense e adrenaliniche, mostrando due personaggi in conflitto totale: da un lato, lo spietato Lyle Davis, pronto a tutto pur di mantenere il suo potere; dall’altro Buford Pusser, guidato dalla rabbia e dal desiderio di giustizia per la sua famiglia e la comunità.

L’atmosfera del film è tesa e claustrofobica. La fotografia di Paul M. Zills rende tangibile l’ambiente rurale e soffocante in cui si svolge la storia, con i suoi saloon bui, le strade polverose e gli sguardi sospettosi dei cittadini.

Un classico del genere action: ma anche una critica sociale

“Walking Tall” è spesso classificato come un film d’azione tipico del periodo, ma al di là delle scene violente e delle sparatorie, si cela un messaggio sociale importante. Il film mette in luce la fragilità della giustizia quando essa viene corrotta dal potere e dall’interesse personale. Buford Pusser diventa simbolo di una lotta contro il sistema, mostrando come un uomo solo possa mettere a repentaglio la sua vita per riportare l’ordine e garantire giustizia a una comunità abbandonata dalle istituzioni.

Il successo di “Walking Tall” fu immediato: il film incassò oltre 35 milioni di dollari, superando le aspettative iniziali. Questa performance portò alla realizzazione di diversi sequel che continuavano la storia di Buford Pusser. Tuttavia, il primo capitolo rimane il più celebre e apprezzato dal pubblico.

Una colonna sonora indimenticabile

La colonna sonora originale di “Walking Tall”, composta da Charles Bernstein, contribuisce a creare un’atmosfera drammatica e carica di tensione. La melodia principale del film è diventata una vera e propria icone del genere action, spesso utilizzata in altre produzioni cinematografiche e televisive.

Walking Tall: uno sguardo sull’America degli anni ‘70

Oltre ad essere un classico del genere action, “Walking Tall” offre anche uno spaccato interessante sulla società americana degli anni ‘70. Il film mette in luce temi come la violenza gratuita, l’abuso di potere e la lotta per la giustizia sociale che erano all’ordine del giorno in quel periodo storico.

La fortuna di Buford Pusser

Nella realtà, Buford Pusser era un personaggio reale: sceriffo di Adamsville, Tennessee, famoso per la sua lotta contro il crimine e la corruzione. Tuttavia, la sua storia cinematografica si discosta da quella reale in molti punti.

La vera storia di Buford Pusser è ricca di momenti tragici e violenti, culminando con la sua morte prematura a causa di un incidente d’auto. Il film “Walking Tall” celebra la figura di Pusser come un eroe iconico, ma ignora alcuni aspetti controversi della sua vita.

Tabella riassuntiva del film Walking Tall:

Caratteristica Descrizione
Genere Action, Thriller
Anno di uscita 1972
Regista Michael Winner
Cast principale Joe Don Baker, Ernest Borgnine, Elizabeth Ashley
Trama Un veterano della guerra del Vietnam torna a casa e scopre che la sua città è controllata da una rete criminale. Decide di prendere la legge nelle sue mani e combattere per ottenere giustizia.
Colonna sonora Charles Bernstein
Temi principali Corruzione, violenza, vendetta, giustizia sociale

Un film da vedere? Assolutamente sì!

“Walking Tall” è un film che merita di essere visto almeno una volta nella vita. Con la sua trama avvincente, le interpretazioni memorabili e il messaggio sociale potente, questo classico del genere action continua a divertire e ad emozionare il pubblico dopo oltre cinquant’anni dalla sua uscita.